Che cosa è la psicoterapia? E per quale motivo posso richiederla?

La psicoterapia in generale è una attività eseguita tra due persone (in generale una persona ed uno psicoterapeuta). L’attività dello psicoterapeuta è una pratica terapeutica (con norme di base ben precise e regolamentate) che si occupa della cura di disturbi psicopatologici della psiche umana di natura ed entità diversa, che vanno da forme di modesto disagio personale alla sintomatologia grave, ed agisce attraverso l’utilizzo di due strumenti, il colloquio clinico e la relazione terapeutica. La psicoterapia va quindi più in profondità rispetto alla consulenza psicologica.

Pensando all’etimologia della parola Psicoterapia (curà dell’anima), ritengo che esistono molti modi diversi per far si che questo avvenga. Infatti la definizione molto genarale di “relazione terapeutica” nulla dice sul che cosa avviene in questa relazione.

Ciò che avviene in questa relazione, dipende dalle esperienze vissute dall’individuo dentro di sé, intorno a sé, e allo stesso modo nel terapeuta e da ciò che avviene attorno a quest’ultimo. Questo presuppone uno scambio ed una componente importante, è l’alleanza, intesa come collaborazione, tra il paziente ed il terapeuta. Questa si costriusce con gradualità, con un reciproco conoscersi. Molto spesso le persone con difficoltà si avvicinano ad un esperienza del genere, mettendo davanti le più svariate ragioni, più o meno discutibili.

Se oggi qualcuno chiedesse a me, per quale ragione dover scegliere una psicoterapia, o un sostegno psicologico, o qualunque altra cosa inerente la sfera della psiche? … Ecco una possibile risposta…

Pensandoci e ricordando che prima di rappresentare questa figura professionale, sono stato un paziente, sentendo che per qualche ragione sono confuso, o bloccato in una situazione, e pensando forse di essere matto, vorrei non chiedere aiuto, e penso che io non sarò un paziente di uno strizza cervelli o di un dottore dei pazzi, ricordo che non tutti i pazienti sono matti. D’altra parte in genere nessun matto si mette mai in discussione, o ammette a se stesso di avere bisogno di un aiuto: quindi se chiedo aiuto ad un professionista di certo non sono matto, e di certo voglio cambiare la mia situazione.

Con coraggio, inzio cercarne uno attraverso i mezzi a mia disposizione (telefono, internet, amici, altro), e richiedo un incontro così da incontrarsi, e forse inizialmente scontrarsi (in fondo senza conflitto non si ha crescita), e poi stabilire degli accordi. Si perché il passo successivo al primo incontro sono sempre degli accordi comuni tra terapeuta e paziente, definito anche “contratto psicologico” dove viene stabilito tempo e le altre modalità degli incontri.

Una volta accettato da entrambe le parti il “contratto”, inizia il viaggio insieme, apparentemente infinito, ma in verità con un termine dato dal momento in cui la persona ottiene quello che vuole, in modo utile per lei: dal momento in cui la confusione diventa, con impegno, un ordine, ed un messaggio ben definito per la persona, affinché la sua anima, sia libera di essere ciò che vuole veramente essere, stando quindi bene.

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